Questa silloge di poesie nasce d’estate, durante un viaggio dell’autrice, e ripercorre metaforicamente alcune tappe della sua storia: tocca orizzonti, persone e luoghi a lei cari, alla ricerca del filo d’acqua che lega i suoi giorni. Questo percorso si conclude, o meglio, inizia con le poesie scritte per ultime, che riguardano la nascita del suo bambino: un altro “viaggio” speciale, dal passato verso il futuro, rivelando così il ruolo della memoria del vissuto nell’esistere e per l’esistere.
Sotto l’acqua Mappe Che cosa sono le nuvole
I sopravvissuti Bianca I due compagni
Via delle carrà Da sole Silenzio Caffè, in tazza grande